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César Brie a Terra di Mezzo

Sono aperte le iscrizioni per il laboratorio intensivo "Pensare la scena", condotto da César Brie.


Posti limitati.


César Brie


Nasce a Buenos Aires nel 1954 ed è, nel 1971, uno dei fondatori della Comuna Baires a Buenos Aires. Nel marzo 1974, in seguito al rapimento di uno dei membri della compagnia, il gruppo si autoesilia in Italia. Brie raggiunge i suoi compagni a fine aprile.

Si separa dalla Comuna Baires nel 1975 e lavora al centro Sociale Isola di Milano, dove fonda e dirige il Teatro Tupac Amaru. Con lui lavorano Dolly Albertin e Danio Manfredini.

Quando si instaura la dittatura militare in Argentina, il Consolato argentino di Milano gli ritira il passaporto e si vede costretto a chiedere asilo politico; l’Italia lo nega ma l’Alto Commissario per le Nazioni Unite accetta la sua domanda, e Brie può vivere in Italia con il documento rilasciatogli da questo organismo.

Nel 1978 mette in scena A Rincorrere il Sole, assolo sul suicidio di un giovane, che annuncia la sconfitta del movimento giovanile.

Nel 1980 va in Danimarca a lavorare con Iben Nagel Rasmussen, sua maestra.

Lascia la Danimarca nel 1990 e fonda in Bolivia il Teatro de los Andes col quale lavorerà fino al 2009. Con questa compagnia sarà drammaturgo, regista e spesso attore degli spettacoli da loro creati.

Fonda una rivista di studi scenici El Tonto del Pueblo (Lo scemo del Villaggio).

Nel 2008 realizza due documentari in Bolivia, uno su un pestaggio agli indigeni, Umiliati e Offesi, nella città di Sucre, e un altro sul massacro di Pando, Tahuamanu, nella giungla boliviana. Questi documentari gli comportano gravi problemi con le autorità di Sucre. La stampa, la radio e la televisione promuovono una campagna di linciaggio di Brie nella città.

Nel 2009 si separa dal Teatro de los Andes e porta la sua famiglia in Italia. Qui collabora alla creazione della compagnia Teatro Presente dalla quale si separa nel 2014.

Dal 2016 vive tra l’Argentina e l’Italia.

Tra i suoi lavori come autore e regista si ricordano: A Rincorrere il Sole, Il Mare in Tasca, Colon, Solo gli Ingenui Muoiono d’amore, 120 chili di jazz, I Sandali del Tempo, Ubu in Bolivia, L’Iliade, L’Odissea, Otra vez Marcelo, Indolore, Fragile, Tutti gli assenti, Karamazov, Orfeo ed Euridice, Il Vecchio Principe, Albero senza Ombra, Ero, La Volontà, Il Paradiso Perduto.


Pensare la scena


"Insegno a improvvisare, cioè, a stare in scena in modo sereno, calmo. A osservare e dialogare con gli altri. A raccontare, trovare le proprie parole per dire quello che si vuole dire. A dialogare con l'altro e anche a diventare coro. A considerare l’io parte di un noi. L’intimo è sociale e il sociale diventa intimo. La realtà non è quello che si vede, la realtà è sempre in agguato e la scena è una soglia per scoprire il reale che è presente ma non è visibile."


Il laboratorio affronta tutti i temi principali alla base della poetica di César Brie, con l’obiettivo di stimolare la formazione dell’attore-poeta nel senso etimologico del termine: colui che crea e fa.

Il percorso è articolato in diverse fasi:

  • lavoro fisico (l’impulso e la forma, percezione, azione e composizione)

  • l’improvvisazione (lo spazio e le relazioni)

  • il coro (l’intimo e il plurale)

  • l’immagine (la creazione di metafore e immagini sceniche)

  • il montaggio (rapporto immagine e testo).


Si richiede un abbigliamento per lavoro fisico e un abito da scena.

Obbligatorio almeno un anno di formazione attoriale.


Giorni e orari:

7 novembre 2025: 19.00 - 22.00

8 novembre 2025: 10.00 - 18.00 (con pausa pranzo)

9 novembre 2025: 10.00 - 18.00 (con pausa pranzo)


Costo: €150 + €10 quota associativa (per i nuovi soci)




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